GIANNI CELLA
"CAOS PRIMOGENIO"
Vetroresina dipinta. Firma e titolo al retro. Autentica su fotografia insieme al maestro, firmata.
cm. 30x30x6 - 2017
POSSIBILITA' DI AVERE LO STESSO SOGGETTO IN BLU
L'opera reca al retro il cartellino di esposizione al museo F. Bodini di Gemonio (VA) nel 2018, alla galleria CART 70-10 di Monza nel 2017 e del museo MA*GA-Officina Open di Gallarate nel 2018. Documentazione al seguito.
Gianni Cella
L’artista è nato a Pavia nel 1953, è un visionario della vita, prolifico, polimorfico e caleidoscopico che vive in un perenne isolamento adolescenziale. Nel gennaio 2000 ha abbandonato il collettivo Plumcake per sentirsi responsabile del suo mondo creativo ed iniziare un nuovo percorso individuale tra disegno, pittura e scultura.
L’artista punta la sua attenzione, con i suoi rilievi plastici e le sue maschere allestite, sul senso di inadeguatezza sempre più crescente nei confronti di noi stessi e degli altri. I suoi personaggi sono l’allegoria dell’insensatezza, dell’immaginazione fantastica, caratterizzata tuttavia da uno sguardo affettuoso e buffo nei confronti della vita che attenua la malinconia.
Spesso le sue opere sono una grottesca e caricaturale visione di volti con un occhio solo, sbuffanti, a forma di stella o asteroide, a raccontare una realtà concreta ma nel contempo “psichica”, che narra di pulsioni nascoste, stati d’animo attraverso un bernoccolo, un occhio solitario, una smorfia. La scelta ci parla del senso destabilizzante della vicinanza con “la gente”, della difficoltosa relazione che viene a crearsi tra noi e gli “altri”, amici o nemici che siano. (S. Melesi)
I suoi lavori sono collocati nei più importanti musei e gallerie internazionali.